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serie classica
dvd 11
Gozo Otawara
Dalla corporatura bassa e tarchiata, con baffetti un poco buffi, Gozo Otawara è l’ex Ministro della Difesa terrestre, oltre che un colonnello dell’esercito-
Una nave da costruire
Gli antichi pirati non costruivano i propri vascelli, non ne avevano i mezzi né le competenze, preferivano rubare quelli degli altri e modificarli a proprio piacimento. Costruire una nave, mercantile o militare, era infatti un’impresa lunga e dispendiosa, che necessitava di bravi carpentieri e luoghi idonei, come porti e cantieri. In Inghilterra, per esempio, molte navi venivano realizzate sul fiume Tamigi e trasportate in mare solo una volta completate. Tra le navi più diffuse nel XVI e XVII secolo vi era il galeone, poderoso veliero da guerra progettato per affrontare la navigazione oceanica, nato come evoluzione della galea. Tra i suoi vantaggi vi era una maggiore economicità di costruzione rispetto agli altri tipi di navi. Con il costo della realizzazione di tre caracche (altro tipo d vascello diffuso all’epoca) si potevano realizzare cinque galeloni, cosa che le rendeva più appetibili per le flotte militari dell’epoca. La costruzione di un galeone rimaneva comunque un’impresa estremamente impegnativa, per cui capitava sovente che società e ricchi finanziatori unissero le forze per raggiungere l’obietivo. Nella costruzione di un galeone venivano impiegati diversi tipi di legno: la quercia per lo scafo, il pino marittimo per gli alberi, mentre per i ponti e le sovrastrutture venivano scelti diversi legni duri. La canapa era alla base del sartiame, la tela veniva utilizzata per le vele. Tutto il lavoro era frutto più che altro di forza muscolare, con qualche argano utilizzato per spostare i carichi pesanti.
L’Arcadia
La costruzione dell’Arcadia è uno dei punti controversi dei manga e degli anime di Harlock. La sua progettazione e realizzazione, non ché il varo, vengono narrati in modo differente da una serie all’altra, anche se quale suo ideatore è sempre indicato Tochiro Oyama. Secondo quanto rivelato nella prima serie televisiva, Tochiro la costruisce sul pianeta Heavy Melder e la usa per sfuggire all’esercito terrestre. Nella serie SSX, invece, non solo l’Arcadia cambia colore (passando da blu a verde), ma viene costruita sotto il quartier generale degli Umanoidi sulla Terra. Questa versione dei fatti è supportata dal film L’Arcadia della mia giovinezza, dove, anche se i dettagli della storia cambiano, l’astronave è assemblata sempre durante l’occupazione degli Umanoidi di Illumidos. Tra l’altro, di pari passo con le differenti versioni della nascita dell’Arcadia, viene fornito anche un diverso quadro della morte di Tochiro (la cui vita è legata a doppio filo con la nave spaziale), che nella serie classica muore per un eccesso di lavoro, mentre nella SSX è piagato da una sindrome spaziale. In entrambi i casi, il computer dell’Arcadia, da lui progettato, vene modificato per accogliere la sua coscienza.
Serie Classica episodi 31-
Si avvicina la conclusione della serie, e con essa la resa dei conti tra Harlock e Raflesia. Quest’ultima è riuscita ad allontanare dalla Terra il pirata dello spazio rapendo la piccola Mayu. Tuttavia non riesce a rintracciare l’Alkadia per distruggerla. Anche le trappole che dissemina sui vari pianeti non hanno per ora ottenuto alcun risultato. L’Alkadia si trova al sicuro all’interno della base Ombra di Morte, per effettuare delle riparazioni. È l’occasine ideale per raccontare un episodio del passato intitolato "La costruzione segreta dell’Alkadia". Tochiro, grande amico di Harlock e marito di Esmeralda, ha portato a compimento il progetto sul pianeta Hog Melder, sul quale si è recato con la moglie e la figlioletta Mayu, quest’ultima ancora in fasce. Per completare l’Alkadia necessita però di un rarissimo minerale, il Blenium 3006, per questo invia Harlock alla sua ricerca. Nel frattempo, su Melder giunge Kirita, che si appresta a catturare Tochiro e compagni. Fortunatamente Harlock torna in tempo per sventare il piano del consigliere e salpare con l’Alkadia appena ultimata. Questo non basta a salvare Tochiro, che va incontro alla morte. In mezzo alle lacrime degi amici, il suo corpo viene consegnato allo spazio, ed Esmeralda decide di seguirlo a bordo della sua nave affidando Maya alle cure di Harlock.
Nel successivo "Musica dal pianeta Vento, venuto a sapere che la flotta di Mazone si avvicina alla Terra, l’equipaggio dell’Alkadia chiede ad Harlock di correre in difesa del pianeta natale. Il capitano ricorda a tutti il giuramento fatto a Tochiro, di proteggerne a ogni costo la figlia. Gli uomini tornano quindi sui loro passi, proprio mentre il computer di bordo percepisce la musica di un ocarina. È Mayu, tenuta prigioniera sul pianeta Vento, un luogo desolato e ventoso.
In "Anche un solo cuore gentile", l’attenzione si sposta sulla Terra. La flotta di Mazone si avvicina e Kirita, a capo delle forze terrestri, riceve inquietanti messaggi da navi e basi spaziali attaccate dalle extraterrestri. Seppur preoccupato per quanto sta accadendo, non riesce in alcun modo a smuovere il Primo Ministro, interessato unicamente alla propria rielezione. Si imbatte però in Gozo Otawara, ex Ministro della Difesa, che ha un impeto di orgoglio e decide di aiutarlo, morendo però contro le Mazoniane.
Luigi Alberelli
Autore di testo della popolare sigla televisiva di Capitan Harlock, per l’edizione italiana, è Luigi Alberelli. Nato a Tortona, in provincia di Alessandria, il 21 giugno 1934, ha studiato giurisprudenza ed è insegnante di ginnastica, ma la sua principale passione e attività resta la musica. Ancora ventenne comincia a scrivere canzoni. Conosciuto Gianni Moranti scrive per lui, assieme a Enrico Riccardi, il pezzo Dammi la tua mano zingara. In seguito collabora con Mia Martini, l’Equipe 84, Milva, i Nomadi, Adriano Pappalardo, Bob-
Pirati Religiosi
Generalmente si pensa che i pirati del passato agissero solo per profitto. Non è sempre stato così, molte altre furono le loro motivazioni, tra cui quelle religiose. Dal VII secolo D.C., fino al XVI, il Mar Mediterraneo divenne palcoscenico per le gesta di molti pirati saraceni. Oltre a ladri, predoni, rinnegati, disertori, avventurieri, divenuti pirati per profitto, molti di loro erano seguaci di Maometto, che vedevano nella cattura di vascelli europei, ma anche nelle razzie di cittadine costiere, uno dei tanti momenti di confronto violento tra islam e cristianesimo. Erano i pirati barbareschi, che facevano capo ad Algeri, Tripoli e Tunisi, città-
Laura
Laura è una Mazoniana facente parte dell’esercito. Estremamente determinata, è a capo di uno speciale squadrone da combattimento che attacca l’Arcadia nei pressi di Venere. Pur non riuscendo a sconfiggere Harlock, esce vittoriosa da un duello nello spazio con Tadashi Daiba, che viene distratto dalla sua bellezza. È solo il primo atto di un lungo confronto che coinvolge la Mazoniana e il ragazza. Quando in seguito viene catturata, Laura è infatti affidata a Tadashi, che ha il compito di interrogarla. Grazie alle sue doti ipnotiche riesce però a convincerlo di essere sua madre e lo spinge a rivelargli importanti informazioni sull’Arcadia, di fondamentale importanza per Raflesia, dopodichè si fa liberare. Sul pianeta Venere i due si incontrano nuovamente e Laura riprova ad utilizzare il proprio fascino femminile, accompagnato dal potere ipnotico, per confonderlo un’altra volta. Il suo tentativo questa volta fallisce e viene uccisa da Tadashi, ormai ben conscio che la madre è morta. Laura, che nell’edizione americana della serie è nota come Lola, è il tipico esempio di Mazoniana: bellissima e crudele, ammaliatrice e infingarda.